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3 Novembre 2024

LA PRESENZA DEL MAESTRO


In diverse tradizioni spirituali il ruolo del Guru – per i buddhisti tibetani il Lama – occupa un posto di immensa importanza. Il termine “guru” in sanscrito significa “dissipatore dell’oscurità”, ovvero colui che guida il ricercatore dall’ignoranza alla conoscenza, dall’illusione alla realizzazione. La parola tibetana “Lama” è tradotta con “Maestro”.

Mentre gli insegnamenti possono essere impartiti in numerosi modi, anche tramite testi scritti, discorsi registrati o mezzi di comunicazione virtuali, l’atto di essere fisicamente alla presenza della persona che abbiamo scelto come guida spirituale offre profondi benefici, che non possono essere replicati tramite le altre forme di apprendimento.

Una delle ragioni per cui è fondamentale la vicinanza fisica ad un individuo realizzato, è la cosiddetta trasmissione diretta. Il vero insegnamento, infatti, non riguarda semplicemente l’acquisizione di informazioni e di pratiche, ma implica una comprensione più profonda, la cui attivazione spesso avviene in modo non verbale. Quando ci si trova in presenza del Guru, può infatti verificarsi una trasmissione energetica a livelli sottili. Un vero Maestro trasmette saggezza e consapevolezza in un modo che libri o video non possono. Questo passaggio diretto dall’insegnante allo studente, che gli indiani chiamano “shaktipat”, è particolarmente importante nella crescita spirituale, perché non avviene a livello intellettuale ma si basa sulla esperienza: gli allievi riferiscono di provare un profondo senso di pace, maggiore chiarezza mentale o di sperimentare realizzazioni spontanee e cambiamenti nella percezione o nella coscienza. Tutte trasformazioni che richiederebbero molto più tempo per essere coltivate praticando da soli.

Un altro aspetto significativo dell’essere con un Maestro di persona è l’opportunità di una guida diretta e non standardizzata. La crescita spirituale è un viaggio assolutamente personale e, mentre gli insegnamenti generalizzati forniscono una base, i singoli individui hanno spesso ostacoli, punti di forza e influenze karmiche che richiedono un’attenzione specifica. Il Maestro sa affrontare e risolvere i dubbi, le sfide o i blocchi emotivi che lo studente potrebbe incontrare. Se fisicamente presente può osservare queste caratteristiche e offrire una guida su misura, che accelera il progresso del praticante.

Essere in presenza di un realizzato offre anche l’opportunità di far parte di un insieme di ricercatori con idee simili, in sanscrito “satsang”, che significa “associazione con la verità”, ovvero di essere membri della comunità che si forma attorno alla sua figura. L’energia collettiva del gruppo, combinata con la presenza della Guida spirituale, crea una potente atmosfera. Questo sistema collettivo può agire da catalizzatore per lo sviluppo della persona, supportata non solo dal Maestro ma anche dai compagni che hanno intrapreso lo stesso cammino. In questo ambiente sacro, le domande sorgono organicamente e spesso le risposte fornite ad una persona risuonano con il resto dei presenti. Apprendimento, devozione e umiltà condivisi accelerano il raggiungimento dei traguardi, mentre vedere i progressi e le lotte degli altri può ispirare e incoraggiare alla perseveranza.

La guida del Maestro può arrivare attraverso la conversazione, in cui l’allievo riceve consigli pratici e applicabili che si allineano con il suo attuale stadio di sviluppo, ma anche nel silenzio o persino attraverso le azioni, ovvero mentre lo studente impara osservando la vita quotidiana del suo insegnante.

In base alla tradizione, il Lama è visto non solo come un insegnante, ma come la manifestazione vivente degli insegnamenti. Egli serve come promemoria dello stato che il praticante deve aspirare a raggiungere, ricordandogli le qualità che desidera coltivare, come compassione, pazienza, saggezza e umiltà. Osservare il modo in cui il Maestro interagisce con il mondo, sia nei momenti più formali degli insegnamenti e delle cerimonie, che durante i semplici atti della vita quotidiana, fornisce un modello su come integrare la spiritualità nella vita materiale. Questo apprendimento incarnato è difficile da replicare in forma scritta o registrata. È l’esempio vissuto delle azioni, dei pensieri e della presenza del Maestro che può avere l’impatto più profondo su una persona.

Inoltre, sarà più facile che egli fornisca un riscontro immediato sulla pratica, identificando le aree in cui è necessario progredire e indicando i punti ciechi di cui lo studente potrebbe non essere a conoscenza. Questo feedback in tempo reale è prezioso per coloro che prendono sul serio la propria evoluzione nel breve tempo di una vita, poiché aiuta a prevenire la stagnazione e mantiene il ricercatore sulla strada giusta.

La costante vicinanza della guida spirituale favorisce infine disciplina e responsabilità. È facile, specialmente nel mondo odierno, perdere la concentrazione quando siamo lasciati completamente a noi stessi. Il contatto regolare con il Maestro ci mantiene ancorati al sentiero e allineati con le nostre aspirazioni più elevate.

La sua presenza ci offre dunque opportunità senza pari. Sta a noi saperle cogliere.



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