La generosità è un tema centrale nella pratica buddhista. Non a caso Dana, il termine che si riferisce a questa qualità, a questa attitudine, è la prima delle paramita, le virtù che sostengono il praticante nel suo cammino. La prima e, di fatto, la più preziosa, paragonabile per “grandezza” all’impronta di un elefante: così ampia da contenere in sé ogni altra virtù. Quando parliamo di generosità, infatti, non ci riferiamo al semplice atto di donare. Certo, questo è un aspetto fondamentale che consente al Dharma di diffondersi e di sostenerne l’azione concreta. Una consuetudine che nei paesi orientali è normalità e una buona pratica che sarebbe utile adottare anche in Occidente.
Abbiamo, per questo, uno strumento preciso per farlo: è la firma dell’8×1000, la prima forma diretta, concreta di sostegno al movimento buddhista italiano che, peraltro, non incide sulle risorse finanziarie dei cittadini essendo comunque prelevata dallo Stato dal gettito fiscale generale. Grazie a questo sistema l’UBI ha potuto, in questi anni, essere di aiuto concreto a molte persone in difficoltà, restituendo ai cittadini la fiducia accordata, e ha potuto stare a fianco dei centri nella loro insostituibile opera di diffusione capillare del Dharma sul territorio. Anche così abbiamo potuto esprimerci come comunità e incontrare i tanti che vedono in noi una visione del mondo in cui si riconoscono e in cui riconoscersi.
Dana, la generosità, infatti ha a che fare con molto di più che con il tema delle risorse. È, prima di tutto, una scelta che esprime la volontà di aprire il cuore, di incontrare l’altro, la sofferenza dell’altro e di non permettere alla mente di povertà di condizionare le nostre azioni. Dana è una pratica, anzi è “la” pratica, la pratica della relazione. Che ci porta a entrare in contatto con ogni essere su questo pianeta a prescindere da ogni altra considerazione, a portare davvero aiuto e il calore del nostro insegnamento dove davvero serve che sia portato.
IL DIRETTORE – Stefano DAVIDE BETTERA